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Formazione dei lavoratori a rischio basso, ecco come fare

Molti settori dell’ambito del lavoro richiedono agli impiegati e a chiunque svolga determinate mansioni di seguire e superare diversi tipi di corsi professionali.

Questi corsi possono avere diverse funzioni. In primo luogo si cita il corso di formazione in sé e per sé che è volto ad abilitare il lavoratore a quella specifica mansione, tramite l’insegnamento delle specifiche tecniche e professionali di quel ruolo.

Una volta ottenuta l’abilitazione per svolgere quel determinato lavoro, che si ricorda essere obbligatoria per legge, non è concluso per sempre la necessità di seguire dei corsi. Infatti tutti i lavori, da quelli più tecnici a quelli meno tecnici, prevedono dei corsi di aggiornamento periodici.

Ma la tipologia di corso forse più importante è quella che riguarda la sicurezza sul lavoro. A seconda del tipo di lavoro esistono diversi tipi di corso, in base anche al grado di rischio in cui si incorre svolgendo quella professione specifica.

Il corso base è quello per la formazione lavoratori rischio basso. Questo corso ha una durata totale di otto ore, che sono suddivise in due sottogruppi da quattro ore ciascuno. Di queste otto ore, le prime quattro sono dedicate a una formazione più generale del lavoro che si andrà a svolgere e delle norme di sicurezza, mentre il secondo blocco da quattro ore tratterà come argomenti una formazione più specifica e tecnica.

Per andare quanto più possibile incontro alle esigenze dei lavoratori, che hanno in genere gran parte della propria giornata impegnata, il corso si svolge interamente online, tramite piattaforme e-learning, accessibili ogni giorno, ventiquattrore su ventiquattro.

Al termine del ciclo di lezione il lavoratore sarà sottoposto ad un test, che ha la funzione di verificare l’effettivo apprendimento di quanto spiegato durante le videolezioni.

Questo test avverrà sotto forma di quiz a risposta multipla, che in caso non venisse superato si potrà ripetere gratuitamente.